Berlusconi e Benetton si sono messi insieme e hanno creato The Space, il nuovo colosso dei cinema italiani. The Space è controllato al 49% da Medusa (cioè Biscione) e dal 51 da 21 Investimenti, di Alessandro Benetton con associata Fininvest. L'alleanza, dunque, controlla tutte le sale della Medusa, quelle di Warner Village, quelle di Cinecity (Cagliari, Padova, Parma, Trieste, Udine e, per la mia gioia, Treviso), più altre catene locali meno importanti.
La quota di mercato su scala nazionale adesso è stimata al 21%, ma l'obiettivo pare essere il 25, ovvero un quarto di tutti i biglietti venduti. Notizia che potrebbe lasciare indifferenti, se non fosse che questo operatore non è una semplice società di gestione delle sale cinematografiche, ma, con Medusa Film e Medusa Distribution, controlla anche la produzione e la distribuzione di molti tra i principali film italiani e stranieri.
Il rischio dunque è che questo trust che si sta venendo a formare comprima il mercato della pellicola, soprattutto sul versante dei film d'autore, prodotti da mayor indipendenti e fuori dal giro dei grandi cinema. Le grandi produzioni, quelle con lo sponsor giusto, avranno una corsia preferenziale (ancora più vistosa di quella già esistente) al cinema, mentre tutte le altre dovranno accontentarsi delle briciole delle programmazioni. I film minori, tra i quali quasi tutti i film impegnati socialmente o politicamente, potrebbero dunque venire relegati ai cinema d'essai e, di conseguenza, le case più coraggiose potrebbero essere costrette a chiudere i battenti.
In più, il fatto che uno stesso soggetto controlli direttamente o indirettamente televisione, distribuzione cinematografico e produzione non può che essere un rischio per lo stato della libertà d'espressione nel nostro paese: per comunicare servono mezzi e cosa accade se tutti i mezzi appartengono ad un solo soggetto, per di più leader politico? Conflitto d'interessi che, proprio mentre la sinistra nega che ne si debba parlare, diventa di giorno in giorno più macroscopico.
I vari garanti del mercato e della concorrenza (le cosiddette autorità indipendenti, di nomina politica) non sembra che abbiano nulla da obiettare e la concentrazione si fa sempre più compatta, sempre più trasversale nei differenti campi. Con Raicinema, 01 (sempre Rai), Mediaset e Medusa in uniche mani smebra ripetersi sul grande schermo quello che è gia successo sul piccolo.
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