E così l'agenzia francese per l'energia atomica ha dovuto rivelare che da un quarto di secolo a questa parte 34 centrali nucleari da più di 900 megawatt avevano i dispositivi di sicurezza difettosi. In Italia dovrebbe interessarci molto la faccenda, perché è appunto la tecnologia francese che stiamo importando per costruire le nostre fantomatiche centrali nucleari future.
Un reattore nucleare funziona grazie ad una reazione a catena in cui con un neutrone si bombarda un atomo di uranio, il quale si scinde in due elementi più leggeri liberando una grande quantità di energia, oltre che ulteriori neutroni che poi vanno a colpire gli altri atomi di uranio vicini. Perché si autoalimenti, la reazione non deve mai essere interrotta (non si può spegnere una centrale nucleare), ma nello stesso tempo occorre tenerla a bada perché non produca troppa energia e non diventi incontrollabile. Se si perde il controllo, l'energia sprigionata è tale da far fondere il reattore, con tutte le conseguenze che si conoscono bene.
Per evitare la fusione del reattore, sono installati nelle centrali nucleari dei sistemi di raffreddamento d'emergenza che si attivano non appena l'energia prodotta raggiunge livelli critici. Nelle 34 centrali francesi erano appunto quesi sistemi ad essere difettosi, tanto da rendere virtualmente possibile un disastro come quello di Chernobyl.
Nonostante le crescenti critiche da parte dell'opinione pubblica, l'agenzia nucleare francese ha deciso che il rischio è a livelli tollerabili (finché non c'è la minaccia imminente che esplodano tutte e 34 all'unisono va bene, vero?) e che le centrali potranno rimanere in funzione. Del resto, lo spegnimento di un reattore si rivela essere quasi sempre una scelta definitiva e non sarebbe tollerabile per la Francia, paese dipendente per i tre quarti delle proprie forniture elettriche dalle centrali atomiche, la perdita di tutti i propri maggiori reattori per un tempo indeterminato.
Sul Forum Nucleare Italiano, il sito creato da Chicco Testa e dall'intera lobby nuclearista per propagandare la scelta del governo di costruire nuove centrali nucleari in Italia, nella home di oggi troverete articoli contro le energie rinnovabili, ma nessun accenno alla notizia. Il sito, infatti, afferma di voler contribuire, come soggetto attivo, alla ripresa del dibattito pubblico sullo sviluppo dell’energia nucleare in Italia e di voler favorire una più ampia e approfondita conoscenza dell’opzione nucleare e delle sue implicazioni come condizione indispensabile di un confronto non pregiudiziale su questo tema.
Tenendo presente che la notizia riguarda quel modello di centrale-rottame che i francesi ci vogliono rifilare, forse sarebbe stato bene dedicarle un po' più di spazio.
Nessun commento:
Posta un commento