martedì 9 novembre 2010

La nuova frontiera del nucleare italiano: l'archivio

Niente stanziamenti, assenza di personale specializzato, esecutivo traballante. Sono questi i tre elementi che probabilmente faranno saltare il piano di ritorno all'energia atomica su cui Berlusconi e Sajola avevano puntato tantissimo, ma che in realtà sembra destinato ad aggiungere un nuovo elemento alla lunga serie dei desiderata berlusconiani.
Per prima cosa, l'accordo con la Francia non era nemmeno classificabile come un preliminare, dato che era un semplicissimo impegno molto generico e non vincolante per l'impiego di tecnologie transalpine nei nostri ipotetici futuri cantieri. Tuttavia per la sua estrema indeterminatezza era idoneo solo a rivestire un significato politico.
Senza vincoli giuridici, il governo avrebbe dovuto occuparsi della questione rispettando solo parametri politici e, ovviamente, di bilancio. I numeri della maggioranza, però, sono sempre più incerti e, tra una defezione e l'altra, il timore di inimicarsi il proprio collegio approvando una centrale atomica nei suoi paraggi dovrebbe influenzare i parlamentari più di qualsiasi logica di coalizione. Con le camere paralizzate e le liti tra partiti sempre più frequenti, infine, è da escludersi che Berlusconi abbia voglia di impaludarsi in uno spot radioattivo.
Infine la questione dei soldi: non ci sono nemmeno per accontentare i ministeri, dice Tremonti, per cui figurarsi per inaugurare cantieri costosissimi e dalla durata aleatoria come sono quelli delle centrali atomiche. Inoltre fornire l'agenzia nucleare di nuovo personale specializzato e adeguatamente pagato sarebbe un impegno francamente eccessivo per le nostre dissestatissime finanze pubbliche.
Inesistenza di vincoli giuridici e internazionali, assenza di personale idoneo (23 anni senza centrali si fanno sentire...) e impossibilità di spesa faranno sì che la neonata agenzia guidata dal nuclearista Veronesi (sì, proprio quel Veronesi oncologo che, contro ogni statistica, diceva che i fumi di incenerimento non influenzerebbero il tasso di incidenza tumorale) sarà una scatola vuota priva di qualsiasi funzione operativa. Meglio così, forse.

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