lunedì 28 giugno 2010

Il vaticano e lo Stato di Diritto

Supponiamo uno scenario di fantasia.
Il circolo bocciofili di Bruxelles è nell'occhio del ciclone: gli inquirenti sospettano che tra i suoi soci ci siano alcuni favoreggiatori di gravissimi delitti, rei di aver coperto e nascosto persone colpevoli di abusi di ogni sorta, non disdegnando neppure di usare una tomba per occultare prove e documenti di tali reati. Si ritiene che l'associazione in sé potrebbe avere molto a che fare con questi orrendi fatti e si sta indagando per capire quanto sia stata estesa effettivamente la rete di protezione e chi ne abbia fatto parte.
Appena le accuse sono risultate fondate, così, la polizia è passata così all'azione, recandosi alla sede del circolo durante una riunione sociale e, trattenendo per alcune ore i soci lì riuniti, hanno cominciato una serie di perquisizioni per appurare la verità e cercare prove che confermassero o smentissero i sospetti avanzati. E' stata anche perquisita la casa del presidente dei bocciofili e sono stati sequestrati numerosi documenti prodotti da una commissione interna istituita dallo stesso circolo bocciofili per fare luce sui fatti in questione: i magistrati hanno voluto appropriarsi di quel materiale per verificare che al suo interno non ci siano notizie utili all'indagine. Il sospetto della tomba, invece, è stato smentito dalla dovuta ispezione del sito.

Un fatto del genere, ovviamente, non farebbe alcuno scalpore: se la magistratura sospetta un crimine, ha il dovere di far eseguire tutte le operazioni di polizia giudiziaria necessarie per la scoperta di esso, se c'è, o per poter appurare la sua inesistenza. E' la giustizia, che non guarda in faccia a nessuno e considera tutti gli uomini uguali davanti alla legge, che amino o meno il gioco delle bocce, che siano isolati o che siano riuniti in associazioni.
Ma l'allergia dei vertici del Vaticano per le regole dello Stato di Diritto e per l'uguaglianza degli individui davanti alla legge è ormai leggendaria e la prova è tutta nel nostro ordinamento italiano: la Chiesa non paga le tasse sugli immobili, la Chiesa deve ricevere un trattamento diverso rispetto alle altre confessioni religiose, i simboli della Chiesa sono assimilati a simboli dell'intero Stato e, in futuro, occorrerà del permesso dei loro superiori ecclesiastici per intercettare le telefonate dei chierici.
Così se una procura belga dimostra di considerare i prelati alla stregua degli altri cittadini, allora è uno scandalo, è indegno, è peggio dell'URSS... ed è soprattutto una dimostrazione di scarsa fiducia nei confronti di Santa Madre Chiesa e della sua commissione d'inchiesta interna, che infatti ha rassegnato le dimissioni 'scioccata' per ciò che è avvenuto.
Perché, si sa, in fin dei conti nell'Ancien Régime il clero poteva essere processato solo dalla Chiesa stessa. Come mai si è cambiata, dopo tanti secoli, quella bella usanza?

1 commento:

  1. Certo, ogni perquisizione che si rispetti si conclude con la profanazione di tombe. Sembra quella puntata dei simpson quando il sindaco dice "ma non potremmo fare una volta tanto una riunione che non si concluda con una riesumazione?"

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