domenica 7 novembre 2010

Democrazia o fascismo? Per qualcuno fa lo stesso

Il malcostume nazionale sta raggiungendo vette mai viste prima e il contagio sembra essersi esteso anche a persone che, come Morandi, apparivano essere fuori dalla mischia fino a non molto tempo fa. Che cosa avrà spinto, infatti, un cantautore di vecchissima scuola, non impegnato come un Guccini o partigiano come i Modena City Ramblers (mi si perdoni se li cito tutti di una stessa parte, ma dall'altra non vedo, o sento, equivalenti degni di nota), a voler far cantare a Sanremo Giovinezza, celeberrima canzonetta del Ventennio?
Il Fascismo ormai da anni è stato sdoganato, grazie all'impegno pluridecennale di giornalisti come Montanelli (che nella sua Storia d'Italia parla di Guerra Civile, non di Resistenza) e Pansa. Ma da questo a farlo entrare in uno degli appuntamenti televisivi tradizionalmente più popolari, ecumenici e inoffensivi ce ne dovrebbe correre.
Se gli organizzatori si fossero limitati a programmare Giovinezza, il danno sarebbe stato ancora contenuto. Ma ancora più grave è che abbiano affiancato alla canzone fascista il canto partigiano Bella Ciao, dicendo di voler unire nello spettacolo tutti gli italiani, fascisti o antifascisti che siano, senza magari ricordarsi che la nostra Italia, che è repubblicana e non repubblichina, è nata proprio dalla contrapposizione armata (la Resistenza) tra i fautori dei valori liberal-democratici e coloro che invece desideravano imporre quelli liberticidi della RSI.
Sarebbe come voler bilanciare le dichiarazioni di un mafioso con il nastro di un'intervista a Falcone o a Borsellino: il solo affiancare i due momenti significherebbe mettere sullo stesso piano il nostro Stato (l'Italia repubblicana e democratica) con i suoi nemici (il Fascismo liberticida o Cosa Nostra o che sia).
Le polemiche su Giovinezza hanno fatto mobilitare i dirigenti della Rai: la canzone non sarà cantata, assicurano, ma, per correttezza, non potrà nemmeno essere eseguita Bella Ciao per par condicio.
Esattamente come se per bilanciare la mancata lettura del Mein Kampf si annullasse pure quella della Costituzione: non esiste par condicio nei casi in cui è lo stesso fondamento del nostro convivere civile è messo in discussione, dove si può solo decidere se accettare e rifiutare quei minimi valori di libertà, uguaglianza e giustizia che sono la base portante della democrazia.
La Resistenza, periodo storico ormai bollato dalla propaganda come comunista e filosovietico, è quella di Calamandrei, del Partito d'Azione, del Comitato di Liberazione i cui partiti poi confluirono nella Costituente. Dall'altra parte, c'erano macellai come Kesselring (il comandante dell'esercito nazista in Italia), quelli della X Mas, delle SS, delle stragi e degli eccidi. Non può esistere par condicio tra loro.






Lapide ad Ignominia           (P. Calamandrei)

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

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