sabato 16 luglio 2011

L'escort (presunta) e il Presidente. La nuova serie

Mi hanno obbligata a parlare per ricattare Silvio Berlusconi, rivela Patrizia D'Addario, l'escort che tempo fa sputtanò (letteralmente) Silvio "Cesare" Berlusconi. Intervistata in esclusiva su Libero (ma la versione completa c'è solo nell'edizione cartacea), ci informa che sarebbero state delle forze oscure ad utilizzare lei per colpire il Presidente, povera vittima di un sinistro complotto. Ma andiamo con ordine.
Già il cappello in prima pagina ci informa che la D'Addario non sarebbe mai stata un'escort e che l'onesta signora è venuta a Roma per essere ricevuta dal suo compagno di lettone di Putin. Per fortuna Cristiana Lodi, l'intervistatrice, ci assicura che loro di Libero si sono immediatamente presi la briga di avvertire il Cavaliere della visita imminente.
Poi si ricostruiscono i fatti in modo un po' fantasioso, sostenendo che il sexgate pugliese sarebbe stato il preludio dell'attacco togato milanese per il caso Ruby, quando in realtà l'indagine della procura di Bari sul giro di Tarantini è un'inchiesta del tutto indipendente rispetto a quella di Milano, nata dalla famosa telefonata nottura di Silvio a una questura volta a far liberare la nipote di Mubarak.
Non vengono negati i rapporti sessuali tra "Patty" e Silvio, nè che lei avrebbe registrato tutto (del resto, le abbiamo sentite tutti le registrazioni), ma si sottolinea più volte che la donna non sarebbe mai stata una prostituta, che quelle notti sarebbero state solo delle scappatelle del Premier (che negli anagrammi fatti fare alle olgettine era sempre l'unico boss virile - Silvio Berlusconi), uomo premuroso e gentile. Lei non avrebbe avuto alcuna intenzione di ricattarlo pubblicando i nastri, mentre la sua successiva esposizione mediatica sarebbe stata architettata e favorita dal suo avvocato Maria Pia Vigilante.
Ma perché un'amante dovrebbe registrare gli incontri amorosi? Perché, ci spiega Patty, il suo ex la picchiava e, per denunciarlo, aveva dovuto cominciare a registrarlo: il registratore da allora sarebbe il suo angelo custode che le garantisce di poter sempre provare ciò che fa e subisce. Eh, sì, lei non è andata a letto col Papi per soldi, ma perché rimase infatuata dal fascino di un uomo da cui temeva di essere aggredita...
Ma perché la finta escort avrebbe reso pubbliche le registrazioni? Ma, ovviamente, perché delle forze oscure l'avrebbero perseguitata a lungo: avrebbe ricevuto minacce (da parte di chi e di che tenore?), avrebbe subito un furto in casa (anch'io una volta, ma non rilascio interviste a Libero per denunciare complotti) e sarebbe stata perfino violentata da un carabiniere, mai identificato (proprio come l'aggressore di Belpietro, il direttore del giornale) ed entrato nel suo appartamento (in alta uniforme, forse) probabilmente per cercare i nastri (questo deve averlo compreso grazie a delle sue sconosciute doti telepatiche).
Lei aveva paura e l'avvocato le avrebbe suggerito di depositare in Procura quel materiale per non essere accusata di falsa testimonianza (in che procedimento?) ed estorsione (ai danni di chi?), assicurandole anche che, se avesse denunciato, avrebbe avuto soldi e celebrità (e la finta escort Patty per soldi e celebrità avrebbe diffamato l'uomo più potente d'Italia?). Così la poverina è andata dai magistrati e, tra pressioni continue da una parte (ma quale?) e gli inquirenti dall'altra, avrebbe montato il caso.
Ma chi avrebbe rivelato in giro che la D'Addario aveva quei nastri? Sarebbe stata Barbara Montereale, la escort che andò con lei a Roma per conto di Tarantini. Ma che cosa ci facesse una finta escort in compagnia di una vera escort e di un noto protettore come Giampiero Tarantini non ci viene spiegato.
Ora, continua lei, è rovinata, non ha avuto i soldi e la celebrità che le avevano promesso e la sua immagine è compromessa. Non è che adesso sono stati quelli di Libero a prometterle nuovi soldi e celebrità per farle rilasciare quest'intervista?
Lui ha ragione quando afferma che certi magistrati lo perseguitano ingiustamente e lo colpiscono nella vita privata solo per cancellarlo dalla scena pubblica, deduce la pseudo-escort, ripetendo una delle frasi fatte della stampa pidiellina. Ma da cosa lo ha capito? E poi, non era stato il suo avvocato a dirle di andare in Procura? Non erano state delle forze oscure a perseguitarla? Che c'entrano ora i magistrati?
Patty si lamenta di non aver nemmeno potuto fare il proprio residence per scadenza dei permessi (insomma, Silvio l'ha tradita), anche se in realtà lei non aveva domandato nulla al Presidente, fu lui a prometterle aiuto per poi non riceverla più. E così la D'Addario, spinta dalle forze oscure (la Spectre?), decise di sputtanarlo (quindi, caro Silvio, qualunque cosa deciderai di concederle quando ora vi incontrerete a Roma, cerca di non essere il solito Pinocchio, perché lei è vendicativa!). Ma allora a spingerla a rivelare tutto fu il tradimento di Silvio o l'azione delle forze oscure?
Quindi il suo avvocato le avrebbe posto un'imboscata programmandole un'intervista a sua insaputa e lei, dopo aver pianto perché non la voleva rilasciare, si sarebbe lasciata convincere (dall'idea della celebrità o dalla voglia di vendetta?), per tutelare la famiglia (ma da chi?). Ma i perfidi giornalisti che hanno fatto nella notte, prima di pubblicare? Avrebbero alterato le bozze (e perché, allora, nelle interviste video e audio ha sempre confermato tutto? Era una sua imitatrice a rilasciarle?) e poi le avrebbero fatto firmare le liberatorie a tradimento.
Quindi la finta escort spiega che lei in realtà è una donna d'un pezzo, che si sarebbe finta prostituta solo per risultare credibile quando denunciò il suo ex per sfruttamento della prostituzione, spacciandosi cioè per sfruttata (ma se fosse così la D'Addario sarebbe nientemento che una calunniatrice) in modo da conquistarsi la fiducia degli inquirenti. Per questo Silvio non avrebbe mai potuto sospettare che lei fosse una escort: perché lei non lo era mai stata (ma forse il giro di papponi e prostitute che frequentava avrebbe potuto far scattare qualche campanello d'allarme nell'entourage di Cesare).
Infine ci racconta che Tarantini sarebbe stato per lei un mezzo sconosciuto. Quando si incontrarono le avrebbe proposto subito di andare a cena dal Presidente: facciano attenzione, dunque, le signore per bene che incrociano Giampi Tarantini, perché lui potrebbe invitarle a sorpresa ai festini del Cavaliere!
Ma non è vero che il mezzano l'avrebbe pagata. Semplicemente le avrebbe dato un rimborso spese per il viaggio, cioè mille euro (Bari-Olbia-Villa Certosa è un itinerario piuttosto costoso, vedo), invece dei duemila inizialmente pattuiti, ma con la calusola di passare la notte con Silvio. Strano rimborso spese, che valuta mille euro il tragitto tra il soggiorno e la camera da letto di Villa Certosa, ma non considera che Patty dovette pagarsi l'albergo per quella notte.
Così finisce l'intervista, accompagnata da un fondo di Maurizio Belpietro (altro specialista di complotti e agguati) che spiega perché ora cambierebbe tutto. In realtà, visto che la nuova versione è identica a quella ufficiale propagandata dal Cavaliere e dai suoi giornali, non cambia assolutamente nulla: il Presidente del Consiglio si è reso ricattabile entrando in giri poco limpidi, si è messo nelle mani di una donna che, allettata dai soldi e dalla celebrità, lo ha sputtanato sulla scena globale e si è messo nelle condizioni di perdere quel poco di credibilità che aveva a causa della propria libido.
Molti passaggi dell'intervista confermano la volubilità della (presunta?) escort e la sua indole vendicativa: lei rivela e spiffera ogni volta che vede che non ottiene ciò che vuole o ciò che le è stato promesso (il residence, la protezione, il denaro), non curandosi delle vittime che miete e non rilettendo sulle proprie azioni.
Quali sarebbero le forze oscure di cui continuamente si parla, poi? Sono citati solo un carabiniere senza volto e nome, l'avvocato dell'intervistata, le procure di Bari e Milano e qualche giornalista di gossip. Sarebbero queste le entità in combutta per sovvertire la democrazia italiana? Davvero un magistrato e un avvocato baresi sarebbero gli artefici di un complotto ai danni dell'uomo più potente d'Italia?
Se anche fosse vero che queste non meglio determinate forze oscure avrebbero architettato tutto per colpire il Premier e l'Italia intera, allora, noi come nazione, possiamo permetterci di avere un capo del governo così facilmente ricattabile? La nuova versione della D'Addario non rende, paradossalmente, ancora più precaria la posizione di Berlusconi?

Nessun commento:

Posta un commento