mercoledì 11 agosto 2010

Chicco Testa e il mago dei numeri

Chicco Testa, compreso che minacciare in diretta Mario Tozzi di spaccargli la faccia non è un argomento persuasivo in uno Stato non fascista, ha scritto un articolo su Il Riformista a proposito dell energia nucleare, pubblicando per la prima volta in vita sua qualche cifra a sostegno delle sue opinioni. Non si può che essere contenti di questa conversione improvvisa di Testa dal mondo delle chiacchiere al mondo dei numeri, ma, a causa del suo essere nuovo alle argomentazioni non sofistiche (o presuntamente non sofistiche), dobbiamo aiutarlo a crescere in qeust'arte correggendo il suo bello scritto.
I primi numeri che cita, intanto, sono corretti, ma non dimostrano ciò che lui vorrebbe che dimostrassero. Infatti è vero che la produzione di energia nucleare è cresciuta, ma non è sostanzialmente cresciuto, invece, il numero dei reattori esistenti, come dimostra questo documento dell'ufficio federale dell'energia svizzero (paese nuclearizzato). Documento che inoltre riferisce che l'AIEA prevede un incremento nei prossimi anni dell'uso di questa fonte in Oriente (paesi in via di sviluppo, PVS), ma un decremento nell'Europa Occidentale, il cosiddetto mondo ricco. L'Italia, ovviamente, si tira fuori dal contesto europeo per inserirsi in quello dei PVS, ma questo Testa non lo dice.
Poi Testa ammette: in effetti se in termini assoluti la quantità di energia è aumentata (perché i vecchi reattori meno potenti sono dismessi, mentre i nuovi fatto sono, ovviamente, più potenti), in termini relativi è in netto calo. Bravo Testa, hai scoperto quello che altri dicevano da anni! Il nuclearista, tuttavia, recupera specificando che comunque la maggior parte dell'energia prodotta per coprire l'incremento della domanda globale è di origine fossile, quindi inquinante, mentre l'incremento delle energie rinnovabili sarebbe trascurabile.
Si tratta di una statistica viziata da alcuni dati che Testa ignora o fa finta di ignorare. Gran parte dell'aumento della domanda di energia è legato alla crescita dei PVS, come la Cina e l'India, i quali non sono certo modelli di crescita industriale sostenibile ed ecocompatibile. Invece, spostandoci nel mondo occidentale, nei paesi che ci piace definire civili, nelle conversazioni da bar, allora troviamo il Portogallo che in cinque anni (2005-2010) ha portato la quota di elettricità prodotta con fonti rinnovabili dal 17% al 45%, cifra destinata a salire fino al 60% nel 2020. Ora sta a noi decidere se, come Chicco Testa, vogliamo seguire il modello di sviluppo cinese, oppure se vogliamo accodarci ai paesi europei su un'altra strada, magari più lodevole.
Poi si cita il famoso rapporto del MIT che ho riportato, affermando che il nucleare serve per combattere il riscaldamento globale. Scopriamo adesso che dobbiamo essere così terrorizzati dal riscaldamento globale da essere disposti a farci sommergere da scorie radioattive (il problema delle scorie Testa non lo cita: vade retro!) e dover sopportare fughe di materiale pericolosissimo periodicamente. Quando si parla di posizioni ragionate...
Infine si sdrammatizza: Chernobyl non è stato un incidente grave come si dice. E quindi ci si prodiga in una buffa contabilità che non considera un unico semplicissimo aspetto, ovvero che l'incidente avvenne nell'URSS, ovvero non un paese brillante quanto a trasparenza sui propri fatti interni. Ma Testa, pur di difendere il nucleare, sarebbe disposto perfino a citare la Pravda.
Alla fine conclude citando Obama e le sue centrali atomiche, richiamando questo spettro del riscaldamento globale. Obama, dunque, paga soldi pubblici alle imprese per fare centrali atomiche perché si devono abbattere le emissioni, visto che il nucleare è antieconomico e, se non lo si sostiene, allora nessuno lo fa. Ma Obama paga le centrali nucleari perché, ora come ora, la tecnologia leader nel campo delle fonti rinnovabili ce l'abbiamo noi europei (vedi il Progetto Archimede), noi italiani in testa, per una volta. Gli USA investono sulle proprie tecnologie e cercano di limitare le importazioni di brevetti stranieri. Perché noi non possiamo fare lo stesso col sole, i gas sotterranei e il vento?

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