Il peso di CL nella vita pubblica del nostro paese cresce continuamente di anno in anno e più nulla sembra essere in grado di opporsi al suo potere bulimico che riesce a fondere al proprio interno religiosità ed economia, vita privata e politica. Comunione e Liberazione non è un semplice movimento cattolico, ma è un parastato che fornisce istruzione, sanità, forme di aggregazione per i giovani e le famiglie, assistenza agli anziani e aiuti per il collocamento, godendo di una fitta rete di sostenitori e finanziatori ad ogni livello, sia esso politico, economico o ecclesiastico.
In Lombardia è in corso la sua colonizzazione del territorio, con l'occupazione delle parrocchie con preti associati, la creazione di una fitta rete territoriale di aderenti e l'ingresso in politica di iscritti e simpatizzanti, alcuni dei quali divenuti potentissimi sulla scena locale, come il presidente della Lombardia Roberto Formigoni. E in quella regione appare CL, ancor più della Lega che pure è ben radicata nelle valli, la forza dominante: non a caso l'amministrazione, nonostante la contrarietà del Carroccio, ha già fornito un ingente sostegno economico al Meeting ciellino di Rimini, in corso adesso.
Il Meeting è il momento in cui CL si conta e mostra al mondo tutto il proprio splendore: folle di partecipanti, laici e religiosi, gente comune e magnati, politici di ogni schieramento. Il peso di Comunione e Liberazione è lampante in questi giorni, dove la politica dimostra tutta la propria sudditanza a questa parte della Chiesa, la parte più ricca e influente: così centrodestra e centrosinistra, intellettuali di matrice trasversale, perfino atei si contendono la partecipazione al grande raduno, che casualmente si pone nel periodo in cui iniziano le feste di partito, in una sorta di rivendicazione di primogenitura. I partiti che sono con il cattolicesimo - sembrano dire - sono con noi, checché diranno poi i loro militanti.
Ma il peso politico è associato ad un forte peso economico: la Compagnia delle Opere, il braccio operativo di CL, che investe, costruisce e fa affari, ha tessuto la propria rete in ogni angolo di Italia, coinvolgendo esponenti politici sia di destra che di sinistra, in operazioni spesso poco trasparenti (ricordando le inchieste campane e calabresi in questione). Si ha così il terzo lato del triangolo religioso-politico-economico che fa la forza di Comunione e Disperazione, facendo dubitare che effettivamente il movimento sia - come si autoproclama - un mezzo per introdurre Cristo (né politico, né affarista) nella vita pubblica nazionale.
Ma l'associazione cattolica più potente e ricca d'italia, la massoneria bianca che manovra la politica e ordisce congiure, non era l'Opus Dei? O è già cambiata la moda?
RispondiEliminaNon scherziamo. Congiure e pagliacciate varie le lascio a Dan Brawn e a quei pochi cretini che gli credono ancora. Tuttavia le indagini sulla Compagnia delle Opere e Antonio Saladino sono concrete e questo ci interessa di più. Come ci interessa il fatto che il presidente di una regione come la Lombardia si metta a finanziare meeting che avvengono in altre regioni coi soldi pubblici.
RispondiEliminaL'Opus Dei è un'altra cosa, che è stata protagonista di scandali in passato sulla gestione di patrimoni immobiliari e tanto altro.
Infine la massoneria... la P3, sappiamo, aveva rapporti strettissimi coi Legionari di Cristo tramite Denis Verdini, mentre non sembra che l'Opus Dei ci fosse in mezzo.