I nostri elettori non tollerano più che nei confronti del governo vi sia un atteggiamento di opposizione permanente , spesso oggettivamente in sintonia con posizioni e temi della sinistra e delle altre forze contrarie alla maggioranza, condotto per di più da uno dei vertici delle istituzioni di garanzia. Non sono più disposti ad accettare una forma di dissenso all'interno del partito che si manifesta nella forma di una vera e propria opposizione, con tanto di struttura organizzativa, tesseramento e iniziative, prefigurando già l'esistenza sul territorio e in Parlamento di un vero e proprio partito nel partito, pronto, addirittura, a dar vita a una nuova aggregazione politica alternativa al PDL. I nostri elettori, inoltre, ci chiedono a gran voce di non abbandonare la nuova concezione della politica, per la quale è nato il Pdl, che si fonda su una chiara cornice culturale e di valori, sulla scelta di un chiaro e definito programma di governo, su una compatta maggioranza di governo e sull'indicazione di un Presidente del Consiglio, in una logica di alternanza fra schieramenti alternativi.
Con queste parole il documento della segreteria del PdL ha messo alla porta Fini (lui solo idealmente, dato che la tessera non ce l'ha) e i finiani (deferiti invece ai probiviri), rei di andare contro la volontà degli elettori catalizzata e personificata in Cesare, Napoleone jr. Così, in questo crepuscolo di neo-personalismo, Berlusconi ancora una volta cerca di fare la mossa risolutiva, l'azzardo finale, che dovrà sparigliare i giochi e, con l'aiuto dei media di regime, trasformare questo primo sfaldamento del suo partito personal-plebiscitario in un repulisti interno, in un'operazione chiarezza (come dice lo scondinzolante Minzolini) del chi non è con noi è contro di noi.
Risciurà Napoleone jr-Cesare nella sua ennesima impresa? L'opinione pubblica italiana è abbastanza narcotizzata e assuefatta a tutte le follie dell'Imperatore da poter digerire perfino un'espulsione che sa tanto di anatema, visto che si denuncia che "l'On. Gianfranco Fini ha via via evidenziato un profilo politico di opposizione al governo, al partito ed alla persona del Presidente del Consiglio". Coloro che si sono definiti fino ad oggi finiani, che si sono schermati con questa foglia di fico mentre votavano e applaudivano Cesare che riempiva i posti cardine del potere di mafiosi, piduisti e pitreisti, corrotti, imbroglioni e faccendieri, avranno ora il coraggio di far seguire alle parole i fatti, scaricando anche loro il vecchio Padrone per seguire il loro presunto leader? Io sono pessimista.
Se non altro la notizia positiva è che si è finalmente scoperto che anche nell'attuale centrodestra c'è qualcuno in grado di pensare con la propria destra, cosa fino a qualche mese fa assolutamente impensabile, visto l'aspetto monolitico da falange macedone che appariva all'esterno ogniqualvolta era al voto una delle tante leggi-vergogna di Cesare.
Nessun commento:
Posta un commento